Best soundtrack – everything about the actual difference
Milano international short film festival
Giulia Maglione:
“Nel cortometraggio Everything about the actual difference, per la regia di Anton Forsdik, invece, il giovane regista svedese decide di raccontarci le sue paure ed ansie verso il futuro quasi adottando un flusso di coscienza, in cui il personaggio principale non sembra essere protagonista della sua vita e vede dall’esterno il suo sé futuro.
Il regista, nonché attore protagonista del corto, rompe spesso la quarta parete, adotta la tecnica della voce fuori campo e inquadrature piuttosto statiche, che si pongono in netto contrasto con il dinamismo della crisi interiore che ci vuole raccontare.” Giulia Maglione, NPC Magazine Milano,Italy
Vertigo film fest – best soundtrack
FILM : EVERYTHING ABOUT THE ACTUAL DIFFERENCE
SINOSSI
Olle Samuelsson manca di vitalità. Pertanto, si rivolge al suo universo interiore per trovare una risposta alla costante ricerca di sentirsi unico e soddisfatto della vita di tutti i giorni, ma la ricerca ha le sue conseguenze e presto Olle non riesce più a distinguere tra realtà e pensieri. Cosa fa davvero la differenza? Questo film è l’ultimo della trilogia di Olle Samuelsson.
SCHEDA
Regia: Anton Forsdik
Sceneggiatura: Anton Forsdik
Fotografia: Sean Sigfried
Montaggio: Anton Forsdik
Scenografia: Anton Forsdik
Produttore: Fanny Forsdik
Cast: Phillip Carlsson, Anton Forsdik
Musiche: Sean Sigfried
ANTON FORSDIK
Come regista, ha creato il suo primo film per il pubblico nel 2015. Il film si chiama “I don’t want to live anywhere else” ( Jag vill inte leva någon annanstans ). Il film ha vinto il premio “miglior film” allo STOCKmotion 2015 film festival. L’anno dopo ha realizzato il film “Either – Or” (Antigen–Eller) e nell’ottobre 2017 è uscito il suo terzo film “FATE”, un film in formato bianco e nero. Nel 2018 ha vinto il prestigioso premio “miglior giovane regista” al Birmingham Film Festival per il film FATE.
#VERTIGOFILMFEST #EVERYTHINGFILM2022
“Al contratrio di ogni altra forma d’arte, i film riescono ad esprimere la misura e lo scorrere del tempo, a fermarlo e a dominarlo pressochè all’infinito. Io dico che i film sono gli scultori del tempo.”